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Sanità e assistenza sociale e sanitaria territoriale (MACERATA)

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  • Consulenza e gestione sui fattori di analisi dei rischi legati ai bisogni dell’assistito
  • Gestione informatizzata dei interventi di gestione e organizzazione del personale e organi di supporto

Il linfedema è una patologia che colpisce gli arti superiori ed inferiori, caratterizzata da un’elevata concentrazione proteica nel comparto extravasale. Questo favorisce il richiamo di liquidi dagli spazi endocapillari, generando il gonfiore.

Cause del linfedema I linfedemi si dividono in primitivi e secondari. I primitivi non presentano una causa definita, hanno quindi una eziologia ignota ma spesso legata a fattori genetici/familiari. I secondari sono invece legati ad una lesione organica linfatica dovuta a neoplasie infiltrative, chemio e radioterapia, infezioni, traumi, obesità, interventi chirurgici.

Sintomi dell’Edema Linfatico I sintomi sono legati ad un rigonfiamento dell’arto spesso accompagnato da rossore, prurito e distensione della pelle. Il linfedema colpisce generalmente un solo arto, permettendo di differenziarlo dai gonfiori legati a insufficienza epatica, renale o cardiaca, che coinvolgono entrambi gli arti.

Terapia per il linfedema: linfodrenaggio e bendaggio elastocompressivo La terapia prevede l’intervento con metodo manuale di Linfodrenaggio che consente di svuotare i linfonodi e favorire il drenaggio del liquido. Oltre al massaggio drenante, per prolungare l’azione ed aumentare l’efficacia si può intervenire con un bendaggio elastocompressivo.

Bendaggio elastocompressivo Il bendaggio elastocompressivo viene effettuato partendo dalle teste metatarsali fino al ginocchio (o fino all’inguine). Questo evita l’aumento dell’edema grazie alla pressione applicata e favorisce una compressione delle strutture muscolari facilitando il ritorno venoso.

Effetti del bendaggio sul linfedema Gli effetti di un bendaggio includono la riduzione del calibro venoso, la facilitazione del lavoro valvolare venoso, il miglioramento del circolo linfatico e la riduzione degli edemi. Il linfedema è caratterizzato, da un punto di vista chimico fisico, oltre che dalla componente fluida, anche da una elevata componente proteica. Queste macromolecole proteiche cronicizzano l’edema rendendone difficile l’eliminazione. Diversi studi hanno dimostrato come il bendaggio sia essenziale per favorire il drenaggio della componente proteica.

Effetti collaterali all’uso del bendaggio elastocompressivo per il linfedema Gli effetti collaterali all’uso del bendaggio elastocompressivo per il linfedema possono includere dolore, ischemizzazione, allergie cutanee, decubiti, infezioni, arteriopatie e lesioni neoplastiche. Si consiglia dunque, per l’esecuzione di questa tecnica, di affidarsi ad un centro fidato, con operatori specializzati. Se il bendaggio risulta doloroso, si consiglia di contattare il centro o l’operatore che lo ha eseguito.

esempio di linfoedema

Vi ho fornito una descrizione molto accurata del linfedema. Come hai menzionato, il linfedema è una condizione che può colpire sia gli arti superiori che inferiori, causando gonfiore a causa dell’accumulo di liquidi. Questo può essere dovuto a un’elevata concentrazione di proteine nel comparto extravasale.

Le cause del linfedema possono essere suddivise in due categorie principali: primitivo e secondario. Il linfedema primitivo è spesso legato a fattori genetici o familiari e non ha una causa definita. D’altra parte, il linfedema secondario è generalmente causato da una lesione organica linfatica. Questo può essere il risultato di vari fattori, tra cui neoplasie infiltrative, chemio e radioterapia, infezioni, traumi, obesità e interventi chirurgici.

esempio di linfoedema

I sintomi del linfedema sono spesso legati a un gonfiore dell’arto, che può essere accompagnato da rossore, prurito e distensione della pelle. Questi sintomi possono essere particolarmente evidenti in un solo arto, il che può aiutare a differenziare il linfedema da altre condizioni che causano gonfiore, come l’insufficienza epatica, renale o cardiaca, che di solito coinvolgono entrambi gli arti.

È importante sottolineare che, sebbene queste informazioni possano aiutare a identificare il linfedema, una diagnosi definitiva dovrebbe essere sempre fatta da un professionista sanitario fornendovi un piano di trattamento appropriato, personalizzato per ogni individuo in base alla causa sottostante e alla gravità della condizione.

bendaggio dell'edema linfatico

Vi ho descritto accuratamente la terapia per il linfedema, che include il linfodrenaggio e il bendaggio elastocompressivo.

Il linfodrenaggio è un metodo manuale che aiuta a svuotare i linfonodi e a favorire il drenaggio del liquido. Questo massaggio drenante può essere molto utile per ridurre il gonfiore associato al linfedema.

Il bendaggio elastocompressivo è un’altra componente chiave della terapia. Questo bendaggio viene applicato partendo dalle teste metatarsali e si estende fino al ginocchio o all’inguine. La pressione esercitata dal bendaggio previene l’aumento dell’edema e favorisce una compressione delle strutture muscolari, facilitando così il ritorno venoso.

 

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